La solita vibrazione.
Particelle che si muovono velocissime e poi rallentano, sempre di più.
Il mio corpo, ora il corpo di un essere umano terrestre.
Da poco sono qui, in questa città terrestre ma per fare ciò che devo oggi e non solo, avevo bisogno di essere voi, e avere le sembianze di un individuo.
Ho scelto questo luogo, la metropolitana, di questa città; la città dalle bianche guglie.
Quante persone si affollano e corrono qui, fiumi di persone, fiumi di correnti contrapposte.
I pensieri di tutti sfrecciano più dei corpi che, copiosi, sgorgano da queste vene sotterranee come neuroni impazziti.
Vi passo accanto, passo accanto a moltissime persone che corrono inseguite da gli impegni.
Tutti credono di sapere dove stanno andando, tutti credono di sapere perché stanno andando.
Rallento, osservo un gruppo di persone, le guardo.
Solo qualcuno si accorge che lo sto guardando e mi restituisce uno sguardo infastidito, accelerando poi il passo.
No non fisso la gente come un pazzo, non pensatelo, sono stato umano terrestre molte volte, per più tempo di molti di voi, so come muovermi, eppure...
Ho visto alcuni volti sicuri di sé, ho voluto guardare oltre la loro maschera.
Un volto insicuro e sofferente, impaurito.
Se sapeste quanti ne ho visti così, anche i più insospettabili, ed ogni volta sentivo la loro condizione su di me.
Mi sono appoggiato alla parete, mentre la metropolitana in arrivo emetteva fermandosi il suo suono che sembra non finire mai.
Brulicanti le persone entrano ed escono dai vagoni, sciami di persone.
Sta per ripartire, le porte stanno per chiudersi; ho deciso, esploro!
Entro in tempo poco prima che le porte si chiudessero, poi osservo; decine e decine di persone che sembrano stringere un legame con quelle maniglie rosse, con i loro pensieri si fabbricano corazze e poi rifugi che li isoli dal contatto.
Di nuovo, qualcuno osserva me, le mie sembianze attuali, distolgo lo sguardo volutamente, non posso sempre osservare come vorrei, non con queste sembianze, lo trovereste minaccioso o poco opportuno e conosco le regole del gioco.
Percorriamo tutti velocemente, solidali con i vagoni, le vene del sottosuolo; devo ammetterlo questa velocità è un nulla a certe velocità che posso sperimentare solitamente, ma in questo corpo, in questa realtà, fa il suo effetto, costringendomi a stringere serrato la maniglia concentrando in essa tutto il peso per non perdere l'equilibrio.
Ora basta Vox, mi dico, sono solito distrarmi abbandonandomi al piacere dell'osservazione degli esseri umani e delle loro abitudini, ma non sono qui per questo, non ora.
Devo ascoltare ed è così, che mi metto in ascolto.
Eccoli, i pensieri, le emozioni e i dolori, le speranze, le illusioni, lo stress e le abitudini: sfrecciano copiose da una persona all'altra come frecce impazzite, frecce che riempono l'atmosfera col loro fitto passaggio attraversandomi.
È sempre doloroso, poi basta sapere mettersi in distacco, solo i primi 62 secondi si sentono per forza con dolore e coinvolgimento, è inevitabile.
Quanti pensieri discordanti, quanti unanimi, tutti in fermento.
È strano come ultimamente stia notando un crescendo di rassegnazione e di reazione allo stesso tempo.
Fenomeno curioso, ma è forse questo il motivo di questo limbo che hanno ora le persone, un equilibrio precario che finge una silente e lunga stabilità, attendendo che una delle due prenda il sopravvento facendo pendere questa apparentemente ferma bilancia.
È durato un'eternità il mio viaggio in ascolto, ma ora almeno ho ciò che cercavo e una parte della mia lunga indagine è completa; raccogliere stati d'animo, pensieri e molto altro, e quale luogo meglio di una metropolitana, in questa fase del mio lavoro.
Scendo dal vagone mescolandomi a tante altre persone che, come gocce che si uniscono in corsi d'acqua che a loro volta si immettono in un fiume, amalgamandosi, disperdendosi...
Riporterò presto ciò che ho raccolto da una grossa fetta di voi, darò Voce ai vostri pensieri, sfoghi, desideri, paure, speranze, presto qui, su questo mezzo di informazione che galleggia nella vostra rete.
A presto
Vox
In questo diario di bordo, che si diffonde nelle maglie della rete, trascrivo questa interessante esperienza terrestre Italiana e non solo. Raccontando le mie vicissitudini, terrestri e non, le mie riflessioni e tentando di far riflettere alcune coscienze e dar loro Voce. Una goccia in più nell'oceano
mercoledì 30 novembre 2011
domenica 27 novembre 2011
Io Sono Vox!
Io Sono Vox!
Sono la Voce di una coscienza, di molte coscienze, forse di tutte le coscienze.
Sono una coscienza, molte coscienze, forse tutte le coscienze.
Sono la Voce di una coscienza, di molte coscienze, forse di tutte le coscienze.
Sono una coscienza, molte coscienze, forse tutte le coscienze.
Sono un'"entità".
Prendo forma e vivo di vita propria da
tempo.
Ho anche un corpo, ma non solo, un
corpo dalla forma mutevole, ma una forma principale
Osservo, esprimo, do voce.
Salto nella terra, per la terra.
Tra le persone, come persone.
Volo dalla coscienza a mondi speciali,
opero altrove e poi torno giù, qui, nella terra.
Sono fuori dal tutto e
contemporaneamente dentro al tutto.
Le vostre: speranza, coscienza e rabbia
mi chiamano, mi alimentano, mi plasmano, mi danno voce
e io do voce a loro.
Qui e di là.
Volo e corro con sfrontatezza e
decisione, nulla mi scalfisce, gli ostacoli si infrangono su di me.
Cerco, trovo, raggiungo e agisco!
Definirmi è difficile con i vostri
termini.
Sono tutto questo, e forse altro,
qualcuno o meglio qualcosa...
Sono io e Voi...
Io mi definisco semplicemente: “Vox”
Shinarun a tutti!
sabato 26 novembre 2011
L'Informazione
Frequento la terra da ormai molto
tempo, abbastanza per capire cosa entra nelle vostre case, nelle
vostre auto e nelle vostre menti.
Per ora vi dico solo alcune cose in
merito, tornerò sull'argomento.
Per esempio, se ritenete opportuno
informarvi tramite i media classici, fatelo con un solo occhio ed un
solo orecchio e prendetevi tempo per mettere in dubbio ogni cosa.
Ragionate con la vostra testa e con la
vostra coscienza.
Evitate di assorbire tragiche notizie
mentre state mangiando.
Informatevi ma da più fonti e
soprattutto da fonti neutre, per quanto sia difficile trovarne.
Informatevi a 360°, e mettete sempre
in dubbio.
Ora vi lascio con una simpatica sfida.
Provate a fare un gioco;
contate, mentre ascoltate uno dei tg
che trasmettono in italia, contate le volte che sentite da questi
il termine crisi e il termine paura/terrore.
il termine crisi e il termine paura/terrore.
Fatelo anche per più giorni e con più
telegiornali se volete.
Fate la stessa cosa con i giornali
cartacei, i radiogiornali e le notizie online.
Buon divertimento
Riflettete
venerdì 25 novembre 2011
25 Novembre; Violenza sulle Donne
Una riflessione: per quanto ancora
dovrete avere bisogno di Una giornata contro la Violenza sulla Donna?
E così per ogni Male.
Vox
giovedì 24 novembre 2011
Osservando La terra
I Picchi Azzurri, è stato bello e
avventuroso tornarci anche se come sempre è faticoso.
Ho impiegato molto tempo a raggiungere
di nuovo il pianeta terra; curioso questa volta il dove sia
“sbucato”.. ma meglio sorvolare questa parte.
Prima di giungere in Italia, dove ora
concentro al mia esperienza di ricerca, di comunicazione e di vita,
rimango ad osservare l'intero pianeta per un tempo che va dal passato
al Oggi.
Vista cosi, come la sto guardando ora,
la terra appare davvero inquietante.
Poco di ciò che davvero la attanaglia
riesco a percepire, ma quel poco basta per farmi capire che cos'è, o
meglio che cosa può essere.
Duro dirlo ma da ciò che vedo la
povera terra e aggrovigliata da radici forti e antiche che la
attraversano e la stringono dentro e fuori; non è un bello
spettacolo osservarle.
È solo una mia impressione ma sembrano
esserci da più tempo della terra stessa, forse.
Ora capisco tante cose, e forse anche
da che cosa sono alimentate, infatti credo che una buona parte di ciò
che la alimenta si chiama persone.
In questo caso giocano il ruolo di
gocce d'acqua che annaffiano radici e piante alimentandole
continuamente, ma certo è che non sono né la sorgente né il
giardiniere che le annaffia.
Mi chiedo se queste gocce d'acqua
possono decidere di smettere di annaffiare queste malsane radici e i
loro malsani germogli e in tal caso che cosa accadrebbe.
Vox
Missione ai "Picchi Azzurri"
Bello volare, mi trovo in luogo fuori
dallo spazio e dal tempo da voi conosciuti.
Scivolo tra i cieli vibranti di energia
e sorvolo una distesa azzurra, dove dei picchi durissimi sorgono alti
qua e là.
Eccolo lo vedo, laggiù: la sua figura
alta e marrone, ruvida anche da lontano.
Scendo silenzioso, mi nascondo tra due
sporgenze alla base di un picco azzurro, e attendo paziente e in
silenzio.
Deve aver perso tempo per fare qualcosa
perché impiega troppo tempo per passare di qui, poi finalmente lo
sento; i suoi passi da sordi.
È davanti a me, non si è accorto
della mia presenza.
Un lampo scintilla dalla piuma sotto il
mio manto in testa; come grosse e dure briciole parte di sé si
sgretola con un sordo urlo.
Le sue possenti braccia su di me,
stringono, una forza indescrivibile, ma non basta a stritolare il mio
corpo, che non cede!
Sono stanco di aspettare una fine che
non arriva e non deve arrivare, scelgo la via più logica; mentre la
presa stringe di più, la bruna figura si ritrova a stritolare un
manto che è tutto ciò che resta del suo avversario.
Cade a terra il manto, esulta il mio
avversario, poi incuriosito solleva il manto ammucchiato a terra,
vuoto.
Rimane perplesso, perplessità che gli
costa caro; un colpo velocissimo e silenzioso, dal nulla, gli
fracassa il capo, facendolo cadere esanime e sbriciolando il suo
corpo marrone, forse senza nemmeno rendersi conto della sua
sconfitta, della sua fine.
Raccolgo il manto, riassesto al mia
forma e volo tra i picchi azzurri verso la terra, devo sbrigare molte
cose lì.
Vox
mercoledì 23 novembre 2011
Respirate la Vita
Camminate se potete, camminate tanto o quanto riuscite.
Recatevi in campagna, nei boschi, al
mare, in collina o montagna o in qualche prateria.
Commuovetevi guardando alba e tramonto,
sorridete agli uccellini, accarezzate gli alberi e contemplate la
natura; lasciate andare il pensiero e l'anima e lo spirito lo
seguiranno da soli verso l'origine, beneficiandone anche il corpo.
Salutate il sole e la luna
Respirate a pieni polmoni, osservate la
natura, vivetela, respiratela e apprezzatela; il regalo che vi farà
sarà immenso e lo porterete con voi per sempre.
Vox
martedì 22 novembre 2011
Donna e Lavoro
Molti mi hanno segnalato questo
problema da molto tempo e prima ancora l'ho notato io stesso
osservandovi attentamente, in numerosi luoghi, in numerose occasioni.
In questo filmato espongo in maniera
semplice, con un linguaggio semplice, il problema da molti notato e
vissuto.
Il resto lo lascio alle vostre idee e
alla vostra coscienza.
Comunque sia, rifletteteci.
Vox
Tornerò ancora sull'argomento
lunedì 21 novembre 2011
La Voce delle Persone
Le guardo, dall'alto.
Quante persone credono di pensare, eppure non lo fanno.
Le persone.
Incredibile quanto nessuno mi abbia
visto, sopra quel lampione.
Un lampione alto si, ed io in cima, ma
non notarmi credevo fosse quasi impossibile
e invece...
Una parte di me attorcigliata ad esso,
il mio sguardo sulle persone.
Nove ore, nove ore di attenta
osservazione.
Ho percepito per l'ennesima volta la
stessa situazione, in larga scala però, non solo limitata alle
persone che passavano sotto di me.
Voglio condividere quanto ho percepito
e realizzato, esortandovi a scrollarvi di dosso questa placida gabbia.
La Voce delle Persone
Quante persone credono di pensare, eppure non lo fanno.
Quante persone credono di sapere,
eppure non sanno.
Quante persone credono di “sentire”,
eppure non "sentono".
Quante persone vorrebbero sapere
Quante persone vorrebbero dire
Quante persone vorrebbero far “sentire”
ciò che “sentono”
Eppure non possono.
Troppe coscienze sono rimaste mute e
incatenate dal sociale allo spirituale,
nel quotidiano o in un sentire più
ampio.
Riflettete, ascoltate e dite!
Ogni goccia contribuisce a creare un
oceano di libertà.
Vox
venerdì 18 novembre 2011
Libertà
“Quest'oggi” non sono stato qui da
voi, ma in un luogo di cui forse un giorno vi parlerò.
C'erano davvero molte cose
interessanti, altre pericolose, eppure, nonostante tutto questo, non
riuscivo a smettere di pensare a questa mia esperienza di vita
terrestre e all'avventura in esso intrapresa anche tramite questi
mezzi di comunicazione.
A tal proposito, c'è una domanda a cui
sento il bisogno di dare risposta:
Che cos'è
per voi la libertà?
Vorrei saperlo davvero, pensateci, con
la mente e con il cuore, con la ragione e con l'istinto.
Rispondete a questa “semplice”
domanda, fermatevi a pensarci e sentitela vostra la risposta.
Questa domanda è rivolta a tutti
coloro che hanno qualcosa da dire sinceramente e che sentono di dover
rispondere a questa domanda, inaugurando così Vox Populi,
la sezione dove do voce a Voi.
A voi i commenti...
Questo mio mezzo di comunicazione è
appena nato e tale domanda varrà quando nuovi amici o passanti
interessati e motivati seguiranno questo spazio; la lancio nella rete
sin da ora.
So aspettare
Vox
giovedì 17 novembre 2011
Appunti sulla terra; Censire la Libertà
Ho visto e sentito dire, in Italia...
Con affetto, Shinarun a tutti!
persone schiave di un sistema
completamente sbagliato, ho visto persone compilare un ridicolo
censimento su informazioni che lo sta ha già (o non è stato in
grado di avere nonostante gli enti preposti), nonostante la privacy
sia un diritto ormai perso già da tempo.
Ho visto una dittatura vestita da
democrazia, che tra le tante violazioni di libertà umana ha imposto
pesanti sanzioni a chi non compila tale censimento pieno di
numerosissime, ridicole ed invasive domande.
Qualcuno ha detto che se non fai
attenzione, se sbagli anche una sola futilità, o ometti qualcosa
rischi di andare incontro a sanzioni, problemi e addirittura, in caso
di mancata compilazione “non esisti”.
Non esistere per uno stato del genere,
che vive nel parassitaggio e nella violazione della vera privacy, è
forse conveniente a questo punto.
Queste sono cose che riporto,
impressioni, questo è ciò che ho sentito e visto, se così fosse
non è una bella situazione, contando che ho visto tante persone
accettare di essere schiavi inconsapevoli se non complici, a loro
spese, di un sistema davvero “nicragh” (meglio non tradurre
questo termine della mia lingua).
È solamente il punto di vista di molte persone
che vogliono dignità umana e mio personale punto di vista che spero
faccia riflettere.
Per gli esseri umani in genere:
Riprendete ciò che è vostro.
Vox
mercoledì 16 novembre 2011
Tra i Cieli incrociati; direzione Terra
Mi trovavo nel “luogo” chiamato “Cieli incrociati” (la traduzione in termini umani suonerebbe, nella vostra lingua, pressappoco così).
Dopo una lunga permanenza alla ricerca di energie particolari, era il momento di trovare un passaggio per tornare ancora una volta sulla terra, dove si svolge la mia opera di indagine umana.
Ci sono delle grandi reti scure, a maglie molto larghe -tra esse ci potrebbe passare una vostra automobile- sospese nella luce biancastra di questo “luogo” che si estende per molti dei vostri chilometri (è un paragone in realtà inesatto).
Ero aggrappato ad una di esse dopo aver fluttuato per un tempo davvero lungo, quando finalmente l'ho vista passare; la Seta!
Questo è il nome (adattato ai vostri suoni fonetici) di un genere di entità che sfrutto per trovare i Passaggi e farmici condurre; una creatura di energia brillante e a tratti ovattata, sinuosa come un pesce, con dei manti lucidi, semi trasparenti che usa come pinne per spostarsi nella luce.
Una criniera quasi impalpabile ma resistente parte dal muso percorrendo tutto il dorso (non so se sia vero, ma si narra che questa criniera se assimilata conduca all'introspezione qualsiasi entità).
La Seta era sotto di me, quattro o cinque maglie più in basso.
Nuotava nella luce molto lentamente, sembrava ignorare la mia presenza.
Mi lascio scivolare in basso, cercando di non farmi notare e dopo poco arrivo sopra il suo dorso, ancora aggrappato alla maglia che lo precede.
Incredibile, non si era accorta della mia presenza!
L'emozione di averla ad un passo era indescrivibile, la sue essenza vibrava di un calore salmastro.
Un salto deciso, la breve discesa nel vuoto, sono sul suo dorso!
Quel momento è durato un'eternità, che è stata seguita da un tremendo scossone della creatura.
Tenendomi saldo alla sua criniera eterea ho rischiato più volte di venire disarcionato, ma la tenacia che mi accompagna da tempo è stata di nuovo fedele alleata!
Sapevo di dover tener duro restando aggrappato ad essa con tutta la forza e l'elasticità del mio corpo, e allo stesso tempo dovevo divenire quieto, divenire una vibrazione più alta e leggera per poi raggiungere il punto di neutralità; ci riuscii!
L'entità, dopo essersi dimenata non poco, prende ad abituarsi alla mia presenza, fino a dimenticarsi e non sentirla più.
Finalmente potevo lasciarmi trasportare dalla Seta fino al passaggio più prossimo, passaggio che avrebbe trovato naturalmente percependone la vibrazione e raggiunto spontaneamente per esigenza.
Viaggiavo da “ore” tra la luce e le maglie, indescrivibili sensazioni, inimmaginabili orizzonti; è un peccato i corpi umani non possano vedere certe sfumature di colore, pensavo.
Un calore vibrante mi ha sorpreso abbagliandomi!
Eravamo giunti a destinazione, il passaggio splendeva raggiante davanti a noi e, senza esitare, la Seta prese ad attraversarlo ed io con essa.
Volo nel cielo del Pianeta Terra, si sente subito la differenza; l'ossigeno, le nuvole, lo smog, la gravità, l'azzurro, una sensazione mista di prigionia e libertà.
Mentre volteggio tra le nuvole penso che probabilmente anche la Seta sarà giunta alla sua destinazione, chissà dove.
Mi trastullo ad osservare dall'alto le grigie e colorate città, le verdi campagne.
Devo però abbandonare questo divertente, pesante e leggero volo, per scivolare tra le maglie, questa volta della rete internet.
p.s. ho dimenticato di prendere una ciocca di quella criniera, chissà se avrebbe funzionato?
Shinarun a tutti!
Vox
Prime note
Ogni volta che lo faccio è sempre la stessa sensazione, una sensazione a cui non ci si abitua, mai.
E dire che lo faccio da tempo immemore, scostare questa “tenda” -è l'unico termine che rende l'idea in questa lingua- e camminare, osservare tra la gente, tra gli eventi, respirare l'aria.
Ricordo quella volta che rimasi intrappolato in uno di questi veli, il quale nome non suona molto fluido per voi, avevo davvero desiderio saltare, da una parte o dall'altra;
una “i luoghi” da cui provengo, l'altra la terra.
Circa 11.714 sono le volte che ho compiuto questo salto ormai, negli ultimi periodi almeno.
Nelle ultime però è sempre più difficoltoso restare, qui intendo, da questa parte, nella terra (termine errato per essere pignoli).
E proprio quando stavo decidendo che non ne valeva più la pena, ho iniziato ad incuriosirmi maggiormente fino a divenire un vero e proprio appassionato di questo strano e contorto teatrino;
sento l'energia delle genti, sento la loro voce urlare silenziosa, in Italia più che mai.
Bavagli silenziosi e bende invisibili vi accompagnano insieme a degli strani tappi per le orecchie, i quali hanno una curiosa peculiarità: fanno entrare solo alcune cose e le distorcono.
Visti dai miei occhi non sono un bello spettacolo, ma vi garantisco che tutte le volte mi fanno sfuggire una ristata; ridereste anche voi se li vedeste.
Parlare a voi, con voi, nella massima espressione della comunicazione “materiale” del giorno d'oggi: la rete.
Ecco un bel metodo per scrivere e comunicare le mie riflessioni e tenere nota della mia avventura in questo mondo e non, in questo paese: l'Italia.
Soprattutto sarà un modo per tracciare il mio studio ed approfondirlo sempre di più, sperando di poter capire meglio e far capire meglio.
Ci sono tante coscienze confuse o addormentate, una goccia in più nel Maremagnum che può scrollarle può essere utile.
Shinarun a tutti!
Vox
martedì 15 novembre 2011
Chi è Vox?
Chi o Cosa sono?
Una voce, una coscienza, che vive in queste realtà e si esprime.
La mia vera origine e forma albergano nell'immaginazione di chi legge con interesse e di chi vuole esprimersi.
Osservo, Sperimento, Esprimo
Comunico, cerco di far Riflettere, do Voce a chi ha qualcosa da dire
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